Monviso 3.841m
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Monviso 3.841m

Data escursione: 7-8 Agosto 2023

Quota partenza (m.): 2.020m Pian del Re - Crissolo (CN)
Quota arrivo (m.): 2.640 Rifugio Quintino Sella - 3.841m Monviso
Dislivello complessivo (m.): 620m + 1.560m = 2.200m (comprese perdite di quota)
Durata : 2h + 5h 30m
Difficoltà: PD-
Esposizione: Sud
Località partenza: Pian del Re - Crissolo (CN)
Partecipanti: Io e Eleonora

Erano anni che volevo salirlo ma non si era mai creata l'occasione.

Lo vedo tutti i giorni per andare al lavoro...è il riferimento di ogni gita. Su qualsiasi vetta che io salga lo sguardo corre alla ricerca di quel profilo così inconfondibile.

Il Monviso, il Re i Pietra è così. Ti strega con la sua imponenza, la sua forma, la sua unicità e ti attrae come un magnete.

E finalmente a quell'attrazione ho dato la libertà di esprimersi.

Nasce tutto da una telefonata della mia amica Eleonora, e per questo la ringrazio  "Sono in ferie dal 5 Agosto...che ne dici di andare a fare il Monviso?". Detto fatto. Chiamo il rifugio Quintino Sella è blocco gli ultimi due posti disponibili per la notte del 7 Agosto.

Si va...finalmente ...il tanto sognato momento è arrivato.

Come dice bene Gulliver: "La normale del Monviso è un'ascensione alpinistica in piena regola che presenta un notevole sviluppo, grande dislivello, quota elevata, numerosi passaggi esposti, tecnicamente facili solo per chi ha una certa dimestichezza con la roccia, pericolosi in caso di pioggia o vetrato.
La presenza di altre comitive lungo il percorso aumenta il pericolo di caduta sassi, sempre e comunque altissimo.
Le condizioni meteorologiche sono estremamente variabili e la velocità del gruppo (possibilmente poco numeroso) è essenziale per la buona riuscita della salita; non è consigliabile attardarsi a proteggere i passaggi più difficili, pena l'allungamento dei tempi di percorrenza.
Non sottovalutate questa montagna. "

Il 7 agosto quindi partiamo con tutta calma dal parcheggio di Pian del Re per salire al Rifugio Quintino Sella. La giornata è bellissima e calda, ideale per goderci la splendida valle Po e i suoi laghi. Il Fiorenzo, il Chiaretto, il lago Grande di Viso e il Costagrande sono sempre emozionanti da vedere.

Facciamo un piccolo spuntino quindi sul lago Grande di Viso e già che ci siamo saliamo al Viso Mozzo per goderci la vista in primo piano sulla cima del RE che domani saliremo.

Poi scendiamo al rifugio dove ci sistemiamo e facciamo conoscenza di altre cordate e dei tanti escursionisti che come ogni anno affrontano il Tour del Monviso: un trekking veramente entusiasmante che ho fatto anni fa.

Martedì 8 Agosto ore 5.00

La sveglia mi trova già con gli occhi spalancati. Non ho praticamente chiuso occhio in agitazione per la salita di oggi quindi velocemente sono già vestito e con lo zaino pronto. Facciamo colazione insieme alle altre poche cordate che saliranno oggi in vetta.

Indossiamo imbrago, casco e frontale e alle 5.30 siamo in cammino. Costeggiamo il lago, poi pieghiamo a dx verso il passo delle Sagnette e dopo la prima parte di sentiero iniziano le catene della ferrata che risale la parete. Alcuni tratti sono abbastanza atletici e decisamente verticali. Nel frattempo inizia ad albeggiare. Ci fermiamo quindi a goderci questo spettacolo della natura.

L'alba è per me sempre un momento speciale ed emozionante. Sono felice che stia segnando la mia salita al Monviso ed inconsapevolmente sta anche segnando un mio cambio di vita professionale...ma questo lo verrò a sapere solo alcuni giorni dopo 😉

Arrivati al passo delle Sagnette la vista si apre sulla parte sud del Monviso quella che andremo a salire seguendo la via normale.

Ora tocca scendere nel vallone delle Forcioline in direzione del Bivacco Boarelli (altra via di accesso alla normale del Viso) ma senza raggiungerlo. Si perdono qui un centinaio di metri che dovremmo poi recuperare. Procediamo quindi verso destra risalendo il vallone per risalti di roccia fino ad arrivare alla fine del vallone dove si inizia a vedere il bivacco Andreotti col suo caratteristico colore Giallo/Verde.

Raggiungiamo quindi il bivacco salendo su traccia di sentiero con pietrisco. Subito dietro il bivacco c'è ancora un residuo di nevaio che il rigelo notturno ha reso abbastanza scivoloso. Eleonora preferisce calzare i ramponi mentre io procedo con la picca ed in breve lo superiamo.

Ora inizia la vera scalata fino alla cima. La via è segnata abbastanza bene con bolli e frecce. L'arrampicata non è mai troppo difficile e ci sono tutti gli appigli ma si deve fare molto attenzione alla loro solidità ! (li provo sempre prima di appendermici). L'esposizione soprattutto in alcuni tratti è notevole.

Man mano che si salgo così in libera senza far sicura prendo sempre più confidenza con la roccia e la salita mi regala grande soddisfazione. Sono stanco, sono ormai quasi 5 ore che siamo partiti dal rifugio e la fatica comincia a farsi sentire. Mi fermo per un gel alla frutta ed un sorso d'acqua e per godermi il panorama. Qui capisco cosa voglia dire RE di PIETRA...sono nel bel messo di un enorme ammasso di rocce con gole, strapiombi, camini, diedri e una sottile linea ideale formata dai bolli gialli che mi conduce verso la cima.

Quando scorgo la croce di vetta sono ormai a 2 metri da essa...la raggiungo e come spesso mi capita fatico a trattenere le lacrime. L'emozione mi sale dallo stomaco, l'adrenalina avuta fino ad ora crolla e la felicità nasce dirompente dentro il cuore.

E' VETTA !!!

Fortunatamente siamo solo in 4 sulla cima. Niente folla, me la godo e ne approfitto per farmi fare qualche foto. Mangio qualcosa quassù. Sembra strano sono a soli 3.841m sul livello del mare ma mi sembra di avere tutto il mondo ai miei piedi. Sarà che questa vetta e' unica, isolata nella pianura circostante e lontana dai grandi gruppi montuosi.

Il cielo e terso e si vedono tutte le Alpi. Rivedo e riconosco tutte le vette che ho salito e dalle quali dicevo..."Eccolo la il Monviso"... ed oggi sono qui sul RE di PIETRA a guardare tutti i "sudditi rocciosi" di questo RE.

Ora però è ora di scendere. Mi aspetta una lunga e altrettanto difficoltosa discesa. Inizio quindi la lunga disarrampicata. Mi piace disarrampicare...una volta preso confidenza è di grande soddisfazione e ti obbliga ad essere sempre presente, sempre attento. Sono solo in discesa e quindi non posso permettermi errori.

Raggiunto il Bivacco Andreotti diciamo che il più difficoltoso è fatto...ora si procede con la lunghissima discesa fino al rifugio dove meritatamente ci godiamo una bella birra.

Dopodichè via ancora verso il basso. Altre 2 ore di cammino prima di posare a terra la zaino e prendere l'auto e rientrare a casa con solo una cosa negli occhi....il MONVISO.

Penso che questa sia stata la più bella salita che abbia mai fatto fino ad ora.

Rimarrà sempre nel mio cuore e nella mia mente e sono contento di averla condivisa almeno in parte con la mia grande amica Eleonora. GRAZIE

 

 

Buone montagne a tutti.

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2 commenti su “Monviso 3.841m

    1. Grazie a Te Rudy per il commento.
      Ho guardato il vostro video e mi sono ricordato esattamente ogni passaggio.
      Che emozione….e che bravi voi che lo avete fato in giornata.
      Mi fa piacere se mi segui e chissà magari ci si trova su qualche vetta.
      BUONE MONTAGNE

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